Isole TremitiDal 12 al 20 settembre 2025 |
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È il terzo anno consecutivo che trascorro una settimana al mare nel mese di settembre ed è anche la terza volta che ho scelto un villaggio turistico nelle diverse regioni d'Italia visitate.
Dopo la Toscana e le Marche, è toccato alla Puglia. Sulle isole Tremiti il Touring club italiano ha creato, nel lontano 1966, il primo villaggio turistico e io sono stata proprio là. Il
villaggio è situato sull'isola più grande di tutte le cinque isole dell'arcipelago, a San Domino, sulla rocciosa Cala degli Inglesi. Dal mare quasi non si notano i piccoli bungalow inseriti
nella pineta; mi hanno ricordato le capanne dei villaggi africani. Il silenzio era sorprendente e il profumo dei pini d'Aleppo rilassante. Vedevo il mare dalla mia stanza, respiravo
profondamente e mi immergevo con lo sguardo nel blu. Iniziare la giornata appena svegli in questo modo è il massimo e mi ha riportato all'infanzia quando passavo le vacanze dall'altra parte
dell'Adriatico.
Le Tremiti sono le uniche isole italiane nel mar Adriatico, fanno parte del Parco nazionale del Gargano e sono quasi esclusivamente frequentate da turisti italiani: la fonte dell'informazione è l'autista della navetta. Sull'isola non serve la macchina; è molto piccola, 2,6 chilometri di lunghezza. A mio marito è piaciuto molto il fatto di non usare l'auto e non perché gli piaccia camminare, ma perché non gli piace guidare. Abbiamo raggiunto Termoli in treno e dalla stazione a piedi al porto dove abbiamo preso il traghetto. La vita nel villaggio è organizzata molto bene e offre tante attività legate al mare e alla terra. Tutte le mattine, dopo colazione, una biologa marina accompagnava un numeroso gruppo di ospiti a fare snorkeling. Ogni giorno si visitava una cala diversa dove era possibile fare il bagno. Ho partecipato alcune volte nei primi giorni ma poi ho continuato l'esplorazione per conto mio, usando una cartina. L'aspetto selvaggio dell'isola mi aveva stregato dandomi una forza che non immaginavo di avere; non mi stancavo mai. Ho scoperto il piacere di andare in canoa e di riuscire a remare con vigore e leggerezza. Scivolare sul mare che era di una bellezza commovente mi inebriava. Ho visitato tutte le cale e quella che mi è piaciuta di più è la cala di Zio Cesare. Poi da lì, a nuoto, sono entrata nella grotta delle Viole. Nonostante l'avessi visitata il giorno precedente in barca, facendo il giro delle isole, è stato ancora più suggestivo. Il colore blu elettrico del mare con il viola delle pareti nel punto dove l'ho toccato, ha “toccato” anche me. Anche cala Matano e cala Spido nelle vicinanze di cala Arena, dove si trova anche l'unica spiaggia sabbiosa dell'isola, mi sono piaciute tanto. Ho preferito le calette rocciose alla spiaggia sabbiosa e attrezzata. Le diomedee sono uccelli migratori che nidificano alle isole Tremiti e, quando ho sentito la proposta per una gita notturna in barca per sentire il loro canto, mi sono chiesta quali animali fossero. Ammetto che mi sono iscritta alla gita prima di cercarlo su Google. La sensazione di stare in barca di notte, al buio, in silenzio, sotto il cielo stellato è stata pura magia e gli uccelli si sono fatti sentire. Siamo stati fortunati, non accade sempre. Sull'isola di San Nicola, invece, siamo andati in ricerca della misteriosa tomba di Diomede, l'eroe greco sepolto lì. Non ci sono certezze che sia vero e non ci sono neanche le indicazioni per trovarla: è stata una vera caccia al tesoro. Mi è dispiaciuto vedere il castello e il santuario in pessime condizioni: nonostante alcuni lavori in corso, avevano l'aspetto trascurato, per non dire abbandonato, che è un vero peccato. Al villaggio abbiamo seguito un corso di apicoltura; dopo pranzo era un bel modo di riposare e imparare qualcosa sulle api. L'uscita didattica per vedere un alveare è stata molto apprezzata. Non posso finire il mio diario senza nominare Lucio Dalla. Già all'arrivo sul molo con la scritta di benvenuto sulle Tremiti, c'è il suo ritratto; in ogni angolo dell'isola ci sono i versi dei suoi brani. Lui era innamorato di queste isole e ha scritto tante canzoni proprio qui, dove aveva casa. Capisco il suo amore, ascolto “Quanto è profondo il mare” a occhi chiusi immaginando di essere lì. |