Alloggi in Provenza

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"Destination Ailleurs" è stato il nostro primo alloggio. La scelta di dormire in una tenda mongola nel bosco vicino a Castellane è stata molto azzeccata per il nostro viaggio pensato come una vacanza tranquilla. I paesaggi hanno svolto il ruolo da protagonista e le città, da co-protagonista. Per poter godere in certi luoghi ci vuole lo spirito di adattamento. Se non siete i tipi, è meglio che scegliete altre sistemazioni. In yurta non c'è il bagno, è fuori, ma il cielo stellato si vede dal letto.

L'interno della yurta Yurta, la tenda mongola Un momento di riposo per me

A Les Omergues, un paesino delle Alpi dell'Alta Provenza, siamo stati per sbaglio. Quando mio marito mi ha chiesto dopo una mezz'ora di autostrada, se c'è qualcosa da vedere là, ho risposto "no". Alla domanda successiva, perché andiamo là, ho detto: "Pensavo fosse più vicino e la sistemazione mi sembrava carina". Attraversando le valli desolate, ma belle, ho avuto dei dubbi sulla scelta. Ho fatto una sciocchezza, ho pensato. Invece non è stato cosi. Si è rivelato un posto pieno di fascino francese come quello dei film. La prima scena davanti al B&B "Le Moulin De La Viorne", la devo descrivere.

Mentre eravamo seduti nel cortile di casa con la proprietaria e una coppia arrivata da Marsiglia, è apparsa una bambina bionda scalza con un vestito grigio. Ci ha guardati sbattendo il vestito da cui è uscita una nube di polvere ed è andata via. Dopo di lei è arrivato il cane facendo lo stesso gesto... un'altra nube di polvere. Alla nostra camera si arrivava passando dalla libreria che profumava di lavanda e libri. Questa casa mi ha conquistata. La colazione servita nel salone – galleria d'arte, i quadri esposti erano di una vicina di casa, è stata raffinata e gustosa. A volte "sbagliare" porta a fare la cosa giusta. Là abbiamo incontrato una coppia italiana con la quale siamo andati alla festa di lavanda a Ferrassiers. E' stato un fuori programma molto bello.

Facciata di una tipica casa di Provenza I paesani in vestiti tradizionali Mazzi di lavanda in vendita

Nella zona di Gordes non è facile trovare un alloggio. L'avevo cercato con tanto anticipo ed è stato il più costoso. Tramite Airbnb ho scelto "Mas Gallinelle", una vera oasi mediterranea con una splendida piscina. Abbiamo gradito tanto questo luogo tranquillo; eravamo gli unici ospiti da Sandra. Lei è inglese e finalmente potevamo comunicare meglio del solito, che era pari a zero. I francesi parlano solo francese, questo l'abbiamo verificato. Relax in piscina in una giornata calda ci ha rimessi al mondo e la vista di Gordes al tramonto ci ha lasciati a bocca aperta. Il paese in cima alla collina con le sue case in pietra rosata è stato una apparizione che ha fatto fermare le macchine di tutti. La gente con i cellulari e le macchine fotografiche scattava le foto. Per l'ennesima volta ho constatato che le foto non rendono sempre giustizia a quello che abbiamo visto.

Il nostro alloggio a Gordes In piscina nel pomeriggio di riposo Vista su Gordes prima del tramonto Abbazia di Sénanque con i campi di lavanda

Dopo tre giorni in cui abbiamo cambiato la sistemazione tre volte siamo arrivati all'albergo "Les Mazets Des Roches", dove abbiamo trascorso tre notti. Posizione isolata tra Fontvieille e Tarascona, con le coordinate sbagliate su Booking.com ci ha fatto allungare la ricerca dell'albergo ma è valsa la pena. Eravamo in un bellissimo bosco con una grande piscina, pochi ospiti, personale gentilissimo, ottima colazione servita in terrazza, ristorante buono al bordo della piscina e ben posizionato per esplorare i dintorni. Arles, Camargue, Avignon, Saint Remy erano raggiungibili in mezz'ora o un po' di più e al rientro ci aspettava la piscina, una birra prima di cena e le cicale che ci sfondavano i timpani. Non è una esagerazione ma neanche una lamentela, si stava divinamente.

La piscina del hotel Les Mazets Des Roches La terrazza dove si fa la colazione Un ponte ad Arles Insegne ad Avignon per gli spettacoli teatrali

Visitare o non visitare Marsiglia, mi sono chiesta pensando alla città con la fama di essere poco sicura. La decisione di passare 24 ore in questa città mi ha portato a scegliere Hotel Beauséjour al Porto Vecchio con un garage vicino dove abbiamo lasciato la macchina. Il prezzo della camera superiore in questo modesto albergo era intorno a 70 euro e il parcheggio ci è costato 20 euro. Il giorno del arrivo siamo riusciti a visitare a piedi il quartiere di Panier, la parte più anticha di Marsiglia situata al nord del Porto Vecchio. Abbiamo visto anche la grande Cattedrale di Marsiglia e ci è piaciuta tanto. Una serata in città, al mare, nonostante i numerosi turisti che comunque hanno contribuito alla vivace atmosfera, è stata gradita. Prima di riprendere la macchina e lasciare la città siamo saliti al punto più alto dove si trova la basilica di Notre Dame de La Garde. La giornata era splendida, ventosa e la vista meravigliosa.

Porto vecchio di Marsiglia C'era tanto vento sulla collina che sovrasta Marsiglia L'unità d'Abitazione di Le Corbusier a Marsiglia La Cattedrale de la Major fotografata nel pomeriggio

A Cassis, la nostra ultima tappa di viaggio, abbiamo soggiornato all'ostello. Siccome non sono riuscita a prenotare in tempo una camera doppia con bagno, mi sono accontentata con una camera doppia senza bagno però con la doccia e il lavandino. L'ostello era una bellissima villa con piscina, vicino al centro e molto tranquillo. Ci siamo trovati benissimo e abbiamo gradito molto l'atmosfera di leggerezza che c'era nei luoghi frequentati prevalentemente da gente giovane. La colazione fatta di pane, burro e marmellata gustata in terrazza, preparata e servita da sé come a casa propria è stata fantastica. Spesso mi è capitato di notare stupore quando dico agli amici che a volte vado all'ostello. Dall'esperienza che ho avuto posso dire che rinunciando a qualche comodità si possono scoprire tante altre soddisfazioni.

Vista sul mare dalla piscina Uno sguardo su Cassis dal mare Sguardo dalla barca su una delle Calanque Stazione ferroviaria di La Ciotat dove è stato girato il primo film nella storia da fratelli Lumière

La varietà degli alloggi dalla tenda mongola all'ostello ha contribuito in un modo significativo a questo viaggio e perciò ho deciso di raccontarlo così.

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