Tokyo

dal 6 al 10 Novembre 2017
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Il 6 novembre siamo arrivati a Tokyo, la capitale del Giappone che ha il primato come l'agglomerato urbano più grande del mondo con i suoi 33 milioni di abitanti. Un altro primato riguarda la sicurezza ed è il fatto che rallegra ogni visitatore. Recarsi in una città così affollata e allo stesso tempo molto sicura è insolito, ma il Giappone è un paese insolito da tanti punti di vista.

Dalla stazione Ueno, il nostro albergo raggiungibile a piedi, è stato il punto di partenza per esplorare la zona. Il mercato Ameyoko con i suoi numerosi negozi di ogni genere e tanti piccoli ristoranti era la meta perfetta per l'ora di pranzo. Abbiamo mangiato il ramen preferito da Stefano, molto buono e con la musica del gruppo punk rock, Sex Pistols, il tutto è diventato ancora più gustoso. Nel parco Ueno ci sono i musei più importanti del Giappone, numerosi santuari e lo zoo. Abbiamo visto il Santuario Toshogu dedicato a Tokugawa. E' un santuario scintoista nominato anche santuario d'oro per la sua maestosa porta dorata.

Dopo una camminata nel quartiere di Shinjuku nella zona dei grattacieli siamo saliti al 45 esimo piano del Palazzo del Governo. E' uno dei palazzi più alti di Tokyo e oltre la straordinaria vista è anche gratuito. La serata era limpida e vedere il monte Fuji insieme alla città che si illuminava sotto i nostri occhi ci ha emozionati. Con questa emozione dentro abbiamo finito la serata nella zona dei locali notturni, il famoso Golden Gai. Non abbiamo mai visto dei locali così piccoli, in alcuni di loro c'erano solo due, tre posti a sedere. Oltre le dimensioni molto ridotte anche l'aspetto esterno, in alcuni casi un po' cadente e addirittura in legno, ci ha lasciati a bocca aperta. Per prendere una birra tutti insieme non potevamo, essendo già in zona, a non recarci ad uno dei bar più vecchi e più romantici di Tokyo. Donzoko è anche un bar famoso perché frequentato da tanti scrittori, solo per dire un nome Y. Mishima e l'altro nome è del regista Akira Kurosawa. A loro piaceva bere birra in questo bar e anche noi abbiamo gradito la birra e l'ambiente retrò, caldo e accogliente. La prima sera a Tokyo passata assieme, nove amici con quattro caraffe di birra è stata un successo. Grazie al nostro pittore Renato anche noi abbiamo lasciato il segno della nostra presenza. Lui ha fatto dei bellissimi disegni che ha regalato al barista e a noi come il ricordo della serata... formidabile!

Grattacieli di Tokyo visti da uno di loro Uno degli incroci più affollati di Tokyo Un strada di Tokyo a basso livello

Tutti quelli che vengono a Tokyo vanno a visitare Kamakura, una cittadina costiera distante circa 50 chilometri. Là si trova il tempio che ospita il Grande Buddha di bronzo, secondo per grandezza dopo quello di Nara. In treno si arriva in un'ora e vicino alla stazione è situato un bellissimo tempio zen, Engaku-ji, immerso tra le colline boscose. Tra 18 edifici che ne fanno parte, seguendo un sentiero, ho trovato uno dove si pratica Kyudo. Assistere a questa scena, per me che sono arciera, è stato come vivere un sogno. L'eleganza del loro abbigliamento, il movimento, l'apertura dell'arco ed il suono della freccia quando colpisce il paglione è stata una vera magia. Camminando verso il centro della città ci siamo fermati al santuario Tsurugaoka Hachimangu, un santuario scintoista dedicato al dio della guerra.

Trovandomi davanti al Grande Buddha (Daibutsu), per me più bello di quello di Nara, ho percepito fortemente la sacralità del luogo. Gli ho girato attorno, sono entrata dentro la statua e alla fine ho fatto l'inchino e ho battuto le mani seguendo il rito scintoista. Dovevo farlo... per ringraziare, per dire che ero felice di averlo conosciuto.

Un'enorme statua di Buddha Arcieri kyudo si preparano per tirare con l'arco Kamakura con la vista sul mare Un treno antico per Enoshima

Il tempio Hase–dera situato su una collina, immerso in un bellissimo giardino con la terrazza vista oceano è assolutamente da visitare. E' stato l'ultimo tempio della giornata prima di prendere il trenino per andare a Enoshima. Abbiamo percorso la lingua di sabbia che collega l'isola con la terraferma al tramonto ammirando il monte Fuji in lontananza. Il vento soffiava forte ma fortunatamente era un vento caldo. Volevamo goderci questo luogo in modo speciale, per precisione direi, nel modo della nostra guida speciale. Stefano ci ha portati in spiaggia dove ci siamo seduti su un muretto, circondati dal mare con una birra in mano. Grande finale al mare!

Il gruppo sta aspettando tramonto su un molo di Enoshima

L'8 novembre è stato il giorno quando sono andata a trovare la mia cara amica Junko che è tornata a Tokyo due anni fa. Quella giornata è stata dedicata alla visita di alcuni quartieri; Akihabara, Harajuku, il parco Yayogi, al santuario Meiji Jinguil più venerato dagli abitanti di Tokyo. Per me la cosa più importante è stata arrivare dalla mia amica. A Shibuya, dove abbiamo assistito al delirio dell'incrocio pedonale più trafficato del mondo e abbiamo visto la statua di Hachiko, abbiamo salutato il gruppo.

Pachinko è una sala da gioco Akihabara, uno dei quartieri di Tokyo Santuario Meiji Monumento al cane Hachiko

Senza difficoltà siamo arrivati alla stazione vicina alla casa dove abita Junko, ma lei ci aspettava in stazione dove abbiamo fatto il cambio del treno. Io ho trascurato questo piccolo dettaglio, il nome della stazione dove avevamo l'appuntamento. Alla fine ci siamo trovate e non mi è neanche sembrato che fosse passato tanto tempo dall'ultima volta che ci siamo viste. Abbiamo avuto poco tempo per raccontarci tante cose ma abbiamo passato una bellissima serata a casa sua con la certezza di rivederci presto.

Un autoscatto con la nostra amica Junko nel suo appartamento a Tokyo

Per il nostro ultimo giorno, dato che si avvicinava la fine del viaggio ho cominciato a contare i giorni, il cimitero di Yanaka riscaldato dal sole è stato un bel momento mattutino. Tutto il sobborgo è molto tranquillo con negozi artigianali e botteghe speciali. Al Yanaka Caffè abbiamo incontrato una troupe televisiva che faceva le riprese e naturalmente abbiamo bevuto un ottimo caffè. Accanto c'è anche una pasticceria dove fanno una squisita torta di mele. Naturalmente, l'abbiamo assaggiata. Ho dimenticato che prima di arrivare al Caffè abbiamo preso il pane ripieno di verdure cotto sulla pietra lavica nel modo tradizionale. Queste degustazioni non si possono perdere. Ad Asakusa andando verso il fiume Sumida abbiamo ammirato l'antico tempio buddhista Senso-ji e abbiamo attraversato Nakamise dori, una stradina colma di negozietti di souvenir.

Un cimitero nel quartiere di Yanaka Tempio Senso-ji ad Asakusa Entarta al Yanaka Caffè

L'edificio del colosso della birra Asahi accanto alla torre Sky Tree dall'altra parte del fiume oltre la splendida vista dal bar dell'ultimo piano offriva anche ottime birre. Con Marina e Renato abbiamo condiviso la gioia del momento da non dimenticare. A bordo di un battello ci siamo diretti verso l'isola artificiale di Odaiba. La vista su skyline, Rainbow bridge ispirato al ponte di Brooklyn, la Statua di Libertà in miniatura e la grande statua di Gundam, insieme fanno un quadro perfetto di un Paese dove tutto e niente è strano.

Sul fiume Sumida Splendida vista del grattacielo Asahi Sulla nave, verso traguardo la Statua di Libertà in miniatur

Mezza giornata a disposizione prima di salutare il Giappone è stata dedicata alla zona più elegante e più costosa di Tokyo con i suoi numerosi centri commerciali di lusso, Ginza. Siamo saliti fino all'ultimo piano di GSIX, il grande magazzino, e ci siamo trovati su un terrazzo enorme con alberi, panchine e addirittura una specie di laghetto. Accanto ad un piccolo tempio c'era la targa che spiegava la storia di questo grande magazzino costruito sul sito del Matsuzakaya il primo grande magazzino del 1924.

Vista dall'alto sul quartiere di Ginza Un edificio all'antica Grattacielo storto nel quartiere di Ginza

Gli ultimi momenti sono stati allo Zoo insieme ai numerosi bambini felici di vedere gli animali tra cui anche il panda. Eravamo felici anche noi e ci sentivamo un po' bambini mentre mangiavamo il gelato con i cuoricini.

GIAPPONE