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Siccome è passato tanto tempo dall’ultima volta che ho scritto una ricetta sono andata a vedere quante ne ho scritte e questa è la settima. E guarda che caso ... per caso si fa con i sette limoni che si lasciano macerare per sette giorni ... ma, lasciamo i numeri e la loro magia (il sette è il numero magico ed il mio preferito).

Anche questa volta la mia amica Angela ha avviato la preparazione. Quando ha saputo che andavo a Sorrento mi ha detto di portare i limoni per fare il limoncello. Li ho comprati e portati nello zaino per il resto del viaggio in costiera amalfitana. In tutta la zona ci sono dei numerosi posti dove si produce e altrettanti posti dove si vende il famoso liquore di limoni. Ero convinta, e non sono l’unica, che si fa con il succo di limone. Sbagliato, si usano solo le bucce di limoni non trattati. La ricetta che aveva Angela era praticamente identica a quella stampata sullo strofinaccio comprato a Sorrento come souvenir.

Ingredienti:

  • bucce di sette limoni non trattati
  • 1 litro di alcool puro (95%)
  • 1 litro di acqua
  • 700 g di zucchero

Sbucciare i limoni, togliendo solo la parte gialla del limone, è il primo passo da fare e direi l’unico lavoro. Le bucce si lasciano macerare nell’alcool in un contenitore chiuso ermeticamente per sette giorni. Noi abbiamo diviso le bucce e l’alcool usando due bottiglie diverse. Dopo il tempo trascorso, l’alcool è diventato di un colore giallo intenso e trasparente e ha assorbito tutto il profumo dei limoni. Mi è venuto in mente il libro "Il profumo" dove si racconta come si estraggono le essenze dalle varie parti delle piante.

La seconda fase è bollire l’acqua con lo zucchero, lasciarla raffreddare e filtrare l’alcool per aggiungerlo nello sciroppo. In quel istante succede una cosa bellissima, si colora lo sciroppo di colore limoncello. La pentola nera in cui è avvenuta la trasformazione ha creato un bel contrasto ed anche una certa impressione. La lavorazione del limoncello è finita ormai da 13 giorni ma per poterlo assaggiare mancano ancora 27 che fa un totale di 40 giorni di riposo.

Spero che sia venuto bene. Confidando alla mia fortuna della prima volta ho deciso di mettere la ricetta on-line prima di assaggiarla. Il 21 novembre è la scadenza e scriverò il giudizio, da uno a cinque.

Dolce di miele